Scopriamo Piracy Shield, il nuovo strumento per combattere la trasmissione illegale delle partite di Serie A e altri programmi protetti da copyright su IPTV. Vediamo come funziona e da quando sarà attivo.
Piracy Shield è uno strumento informatico progettato per ricevere le segnalazioni gli indirizzi IP o FQDN (Fully qualified domain name) di siti pirata che trasmettono su IPTV, in modo illegale e senza autorizzazione, le partite di Serie A, Film, serie TV, e quant’altro sia protetto da diritto d’autore.
Che cos’è Piracy Shield?
Lo scudo della Piracy è un portale, realizzato dalla startup Sp Tech, dello studio legale Previti, e posto sui server Cloud di Microsoft Azure.
Tale portale è accessibile solo da operatori accreditati tramite VPN, i quali, una volta scoperto l’indirizzo IP o FQDN di un sito pirata, possono segnalarlo insieme alle prove forensi che certificano la violazione.
Come funziona?
In seguito alla segnalazione viene aperto automaticamente un ticket con tutte le informazioni, ed il sito viene inserito in una lista, messa a disposizione dei provider di internet italiani.
Dal momento che la lista includerà nuovi siti, i gestori avranno 30 minuti dalla segnalazione per inibire l’accesso a tale sito, anche in modo automatico, ed oscurare la visione dei contenuti protetti da copyright.
Da quando sarà attivo Piracy Shield?
Ad Agosto 2023, la Lega Seria A, ha fornito il Piracy Shield all’AGCOM, per combattere la pirateria e la trasmissione delle partite di calcio del massimo campionato italiano, con l’intento di metterlo in azione già dall’Ottobre 2023, ma i test sono andati più lenti del previsto, posticipando il possibile esordio a Dicembre 2023, rimandato di nuovo.
Il nuovo strumento è pronto per entrare in vigore.
Da dicembre 2023 gli operatori accreditati hanno l’accesso al portale per le segnalazioni, ed ora Piracy Shield sembra essere pronto ad entrare in azione.
Il TAR del Lazio ha rigettato il ricorso presentato da Assoprovider, dando il via libera a Piracy Shield dal prossimo 31 Gennaio 2024.
In particolare, Assoprovider aveva impugnato le misure disposte da Agcom al Regolamento in materia di tutela del copyright, e la donazione da parte della Lega Serie A dello strumento.