Ecco nel dettaglio come funzionava Xtream Codes e cosa accadrà adesso
Ieri è stato oscurato e sequestrato il CMS Xtream Codes, ossia la piattaforma che gestisce praticamente tutte le IPTV Pirata mondiali.
I dati forniti dalla Guardia di Finanza, nell’operazione Black IPTV, parlano di 5 milioni di utenti solo in Italia che sfruttavano le linee pirata, con circa 700.000 utenti attivi al momento del sequestro.
Il giro d’affari era di circa 60 milioni di Euro all’anno in tutta Europa.
Queste linee IPTV permettevano, ad un costo che si aggirava tra i 10 e i 15 euro mensili, la visione completa di Sky, Dazn, Mediaset, Netflix e Infinity.
L’inventore e gestore della piattaforma Xtream Codes è Christos Papaoikonomu, che è stato arrestato a Salonicco (in Grecia) dalla Guardia di Finanza, e trovato in possesso di oltre 110.000 euro in contanti e criptovalute.
Il reato che si attribuisce agli organizzatori è di associazione a delinquere finalizzata alla riproduzione e commercializzazione illecita di IPTV, aggravata del reato transnazionale.
Per gli utenti che usufruivano del servizio è prevista la reclusione da 6 mesi a 3 anni e la multa fino a 25.000 Euro.
Come funzionava Xtream Codes
Il segnale digitale delle varie emittenti veniva convogliato, da chi forniva queste linee IPTV, verso dei server delle società OVH Sas (in Francia) e Worldstream (in Bulgaria), che erano gestiti tramite il CMS Xtream Codes.
Da li venivano quindi generate le linee IPTV per l’utente finale.
![come funziona xtream codes](https://www.lideo.it/wp-content/uploads/2019/09/schema-840x552.jpg)
Per guardare le linee IPTV si sfrutta per la maggior parte dei casi il famoso “pezzotto“, che altro non è che un mini computer, detto Box Android.
Altrimenti è possibile sfruttare le app dei TV di ultima generazione, gli Smart TV, che includono software come Smart IPTV, Net IPTV, SS IPTV, e così via.
Cosa accadrà adesso?
La domanda principale è “e ora cosa succede?”
Con la chiusura di Xtream Codes è stata data una forte spallata a tutto il sistema illegale dell’IPTV.
Il gestionale Xtream Codes però è sì quello finora più utilizzato, ma probabilmente non è l’unico, o non lo sarà per molto tempo.
Stesso discorso vale per le società che forniscono server su cui basare queste piattaforme.
La maggior parte di questi tipi di società offrono i loro sistemi hardware scaricando totalmente la responsabilità dei contenuti e del loro utilizzo sugli acquirenti. In questo modo ci saranno sempre server disponibili a questo scopo.
Di certo sarà molto più complicato, d’ora in poi, creare questi tipi di sistemi, visto che chiudendo Xtream Codes è crollata tutta la piramide relativa all’IPTV illegale mondiale.
fonte: IlSole24ore